San Lorenzello (BN) – Chiesa di San Lorenzo (Carmine)

San Lorenzello (nota dal 1151) assunse il nome del protomartire Lorenzo cui era dedicata la chiesa più importante ed antica dell’abitato, arcipretale dal 1628 e collegiata dal 1764; la chiesa fu distrutta dal terremoto del 1805. Nel 1809 titolo e funzioni parrocchiali passarono nella attuale chiesa che sorse su una preesistente dedicata a San Bernardino, posseduta dai Canonici Laternanesi. Nel 1567 la locale Università concesse ai Carmelitani di Telese chiesa (subito dedicata alla Madonna del Carmelo), ospedale, dogana e fondaco. Ampliamenti del luogo di culto si ebbero nel 1582 e nel 1634. La ricostruzione successiva al sisma del 1688 costituisce ancora la attuale navata, mentre presbiterio ed abside risalgono ai lavori di ampliamento e decorazione del 1886-93. La semplice facciata a capanna conserva nella parte superiore tracce della decorazione ad intonaco e stucchi ed è affiancata dal campanile originario. Il portale in tufo grigio è del XVI secolo. L’interno, a navata unica, coperta da soffitto piano (recente), è scandita da 4 arcate per lato (ciascuna ospitante un altare), sovrastate da una trabeazione sostenuta da paraste. Gli stucchi decorativi risalgono alla fine del 1600. L’altare maggiore (con gli stemmi dei Massone) e la balaustra del presbiterio sono in marmi policromi (XVIII secolo). Numerose ed interessanti le altre opere d’arte conservate: tavola della deposizione (fine sec. XVI); icona della Madonna del Carmelo (altare maggiore), Crocifisso ligneo, busto-reliquario di San Lorenzo e tele “Trinità coi Santi” e “Sacra Famiglia con i Ss. Anna e Goacchino” (sec. XVII); tele rispettivamente con “Annunciazione” (1a cappella destra), “Immacolata”, “Madonna del Rosario”, “Madonna delle greggi” e “Madonna col Bambino e i Ss. Elisabetta e Luca” (sec. XVIII); tele con S. Michele e Santi (1847) e Annunciazione (Scognamiglio). A destra della chiesa, la contigua cortina edilizia nasconde la vista dalla strada principale del corpo del monastero carmelitano (loggia in facciata e un braccio superstite del chiostro porticato ad arcate su volte a crociera, su pilastri in pietra).

Testo e foto: Pietro Di Lorenzo, 2015