Maddaloni (CE) – Chiesa di S. Maria de Commendatis

La chiesa di S. Maria detta dell’Assunta, forse è da identificare con quella sorta in altro luogo per opera dei Verginiani (fondazione del convento nel 1178) e poi spostata (o ampliata) nel 1206 per ordine di Federico II. Col vicino ospedale (che è stato proposto possa essere quello occupato dai cavalieri Gerosolomitani) fu sede di una confraternita laicale di Disciplinati (battenti incappucciati) anche noti “Raccomandati” (da cui il titolo). Lo statuto della Congrega, la cui pergamena del XIV sec. è conservata nell’Archivio Diocesano di Caserta, è scritta in volgare. La chiesa subì un importante ristrutturazione nel 1639, poco dopo l’ampliamento dell’ospedale (dal 1565 su committenza Carafa) e prima che fosse fondato un Convento (1660). Altri restauri e abbellimenti si ebbero all’atto dell’affidamento del convento alle Domenicane (1719) e nel 1860. La facciata è aperta da un profondo atrio (che sorregge il coro delle monache) dove è il portale (nella lunetta l’affresco con la Madonna del Soccorso con i devoti incappucciati (fine sec. XIV – primi del sec. XV). L’interno è a navata unica coperta da una volta sono affreschi con un ciclo cristologico. Il coro delle Monache (stalli e pavimento maiolicato) risale al ‘700. In sagrestia è un affresco dei primi del 1400 (Crocifissione con Maria e S. Giovanni). Nell’attiguo convento ha sede l’Istituzione Museo di Maddaloni. I reperti archeologici (dall’età del Rame, ca. 2800 a.C., al III secolo d.C.) provengono dalla necropoli di Calatia . Le statue lignee (secc. XVII-XVIII), i dipinti (tra cui spicca l’Annunciazione attribuita a F. Solimena) e le maioliche provengono da chiese della città; completa il percorso di vista la sala degli ex voto, in deposito dal Santuario di S. Michele.

Testo: Pietro Di Lorenzo