Limatola (BN) – Chiesa di Sant’Eligio nuova

Le chiese più antiche di Biancano (Ss. Cosma, Damiano e Pancrazio e S. Angelo), citate nella bolla di Senne (1113), scomparvero rispettivamente dopo il 1310 e dopo il 1640. Nel corso del XIV secolo esistette una chiesa intitolata a Santa Maria de Fossato. La chiesa antica di S. Eligio, posta su un colle al culmine dell’insediamento, sorse lungo la strada di collegamento tra la fondovalle e il borgo antico di Limatola. Fu eratta nel 1388; alla scomparsa delle altre parrocchiali ne assorbì le rendite e i benefici. E’ di dimensioni ridotte, a navata unica e cupola emisferica sul presbiterio quadrato; conserva affreschi, ridipinti, tardorinascimentali, di stampo decisamente popolare e provinciale. La chiesa nuova di S. Eligio fu eretta tra il 1941 e il 1943 da mons. Salvatore Carrese (parroco di Biancano dal 1941 al 1952). Sorge in prossimità dell’antico tracciato viario di fondovalle, da sempre centro della comunità, come attestato dalla presenza (almeno dopo la metà del sec. XVII) del Palazzo Ducale dei Gambacorta (ubicato di fronte la chiesa, nell’angolo sinistro, abbattuto), all’interno del quale era la cappella di Santa Maria della Consolazione, e di edifici signorili (la casa ubicata dalla parte opposta dello slargo, con il bel portale rinascimentale in piperno databile alla seconda metà del sec. XV, di recente occultata). Elevata su una gradinata, la chiesa ha una facciata a capanna, priva di decorazioni eccetto le due paraste laterali ed il semplice cornicione, coronata da un timpano triangolare affiancato da due piccoli campanili a vela. L’interno, illuminato dall’oculo in facciata e da semplici finestre, è a navata unica, con soffitto piano e 3 cappelle-altari per lato. Nel presbiterio, quadrato, sono gli affreschi (1944) con i Santi ed “Ultima cena” di Luigi Taglialatela (pittore impegnato negli stessi anni nella chiesa dei Salesiani e nella Cattedrale di Caserta).

Testo: Pietro Di Lorenzo