Pietramelara (CE) – S. Agostino

La fondazione del convento si fa risalire a Giovanna Cossa di Celano, madre del celebre condottiero Cola Monforte, che nel 1462 favorì l’insediamento degli Agostiniani Osservanti, nonostante ci fossero altri conventi vicini dello stesso ordine (del ramo Conventuale a Capua dal 1301, Vairano dal 1350, Teano dal 1374; del ramo Osservante a Venafro dal 1460). La fondazione potrebbe ricondursi allo scioglimento di un voto della contessa per ottenere la sua liberazione dalla prigionia a seguito della cattura da parte di Ruggero Accrocciamuro di Celano, suo figlio e celebre condottiero di ventura, durante le lotte per la conquista del regno da parte di Giovanni d’Angiò contro Ferrante I d’Aragona (1459-64). La chiesa, nonostante la profonda ristrutturazione delle decorazioni, conclusa nel 1728 conserva sostanzialmente i volumi tardogotici originari (navata unica, piuttosto lunga ed alta conclusa da un presbiterio quadrato), così come lo snello campanile (anch’esso trasformato nelle decorazioni, tutte di elegante impianto tardobarocco. Interessanti sono le tele degli altari laterali (S. Benedetto, attribuito a Paolo de Matteis, secondo altare dex.; Madonna col Bambino e Santa, attribuita a Solimena, secondo altare sin). Il convento attiguo sorse contemporaneamente alla chiesa ma, probabilmente aveva una differente struttura. Quella attuale sembra potersi far risalire agli stessi tra la ristrutturazione della chiesa e il 1761 (data sul cartiglio che funge da chiave di volta dell’arco di accesso). Degli originari quattro lati porticati, ne sopravvivono integri solo due; quello verso la chiesa è stato parzialmente murato e manca pressoché del tutto quello opposto all’ingresso. Di grande originalità la coppia di paraste binate disposte in prossimità degli snodi angolari dei bracci. Soppresso il convento nel 1806, divenne sede del Municipio.

Testo: Pietro Di Lorenzo