Montesarchio (BN) – Municipio (Chiostro di S. Francesco)

E’ ospitato nell’antico convento di S. Francesco che fu fondato in un area, all’epoca ubicata fuori del perimetro delle mura, nella prima metà del secolo XIV. A quell’epoca risalgono, infatti, alcune delle decorazioni superstiti della chiesa e qualche particolare architettonico del complesso, come la base del campanile (attualmente visibile nel gustoso elevato tipicamente tardobarocco, con coronamento a bulbo) che conserva anche un frammento di affresco medioevale. Alcuni elementi lapidei rinascimentali sono in corrispondenza della scala secondaria di accesso al piano delle celle. Probabilmente ricalcando le strutture murarie precedenti, in età barocca fu rifatto l’attuale chiostro, cinto sui quattro lati da arcate a sesto ribassato, poggianti su pilastri in muratura di tufo. Al centro è la bella vera di pozzo polilobata in pietra calcarea. Un fantastico portale in tufo, dalla originalissima linea spezzata, sormontato dallo stemma francescano, fu realizzato nel 1746 per dare accesso alla scalea monumentale che ancora oggi conduce al piano superiore. Sul primo ballatoio è un interessantissimo gonfalone barocco, di ispirazione fiamminga (nella lussureggiante vegetazione) raffigurante Ercole nel compimento della sua prima delle mitologiche fatiche (domare il leone nemeo). La motivazione araldica è nel far risalire la fondazione ed il toponimo di Montesarchio al nome dell’eroe greco. L’aspetto esterno è in un composto e accademico stile neoclassicheggiante ottocentesco; sopravvive il portale tardomanieristico in piperno.

Testo: Pietro Di Lorenzo