La chiesa di S. Maria a Piazza in Aversa, forse dei primi del sec. XI, è tradizionalmente ritenuta la più antica chiesa di Aversa, antecedente anche all’attuale cattedrale. In origine situata al di fuori delle mura della prima cinta normanna, fu distrutta nel 1135 da Ruggero II: tra XI e XII secolo intorno ad essa sorgeva il borgo degli amalfitani. La chiesa fu inglobata nelle mura ricostruite dopo il 1135 (e in costruzione almeno fino alla fine del secolo). Il nome le derivò dall’ampio slargo antistante che fu in gran parte occupato alla costruzione del castello aragonese. Nel 1349, a seguito dei danni di un grave terremoto, fu probabilmente innalzata l’attuale costruzione: tre navate (coperte a crociera su archi ogivali nelle due navate laterali) e presbiterio (sovrastato da una cupola impostata su pennacchi a gradoni). Successivamente, la chiesa fu completamente ristrutturata, non perdendo mai la caratteristica struttura gotica ripristinata dopo i restauri del 1966 che hanno rimosso le decorazioni intervenute in epoca successiva ad eccezione delle opere d’arte (tra esse gli altari marmorei barocchi e le lapidi sepolcrali). L’antica piccolissima sagrestia, sviluppata al termine della navata destra, in allineamento col presbiterio, probabilmente fu realizzata dopo la ricostruzione della metà del ‘300. Gli affreschi (di grande interesse, anche musicale) si datano fino ai primi del 1400. Altri affreschi di interesse sono nelle navate: Dormitio Virginis (attribuita al Maestro di Giovanni Barrile, seconda metà XIV sec.), Madonna in trono col Bambino (metà sec. XIV), Crocifissione con Maria e San Michele e Crocefissione con Santi (sec. XIV), Adorazione dei Pastori (ambito fiorentino, fine 1400), Madonna col Bambino e i santi (Francesco Cicino, fine ‘400), Santa Lucia (Tommaso Cardifilio, fine ‘400). Il campanile, a pianta quadrata, occupa parte della navata destra. Il portale, in piperno, è archiacuto e reca una chiave di volta scolpita con l’Agnello Mistico.
Testo: Pietro Di Lorenzo